Accordi di interdipendenza generativi per una nuova economia
(di Paolo Fedi, co-founder Benefit Innovation SB e Manuela Pagani Larghi, co-founder Impact Hub Ticino)
Come contribuire fattivamente all’Agenda Onu 2030? Questa è la narrazione di come lo strumento degli ADIG approdano ad una visione eco-sistemica generativa piuttosto che riparativa.
Accompagnare la transizione da un’economia riparativa a un’economia generativa, centrata sulla cultura dell’interdipendenza, la costruzione del bene comune e la cura del nostro pianeta, attraverso gli Accordi di interdipendenza generativi (Adig): strumenti con cui imprese di ogni tipo e dimensione – ma anche pubbliche amministrazioni e altre organizzazioni, fino ad arrivare ai singoli professionisti e cittadini – possono rendicontare ovvero “narrare” il modo in cui le proprie azioni contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Abbiamo messo a punto un modello di Adig durante il Laboratorio di prototipazione della Teoria U promosso da Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria con Benefit innovation società benefit, U.Lab Hub Roma, Impact hub Ticino, patrocinato da ASviS e Prioritalia nell’ambito del programma mondiale U.Lab 2x 2021.
Il Laboratorio, che ha visto impegnati due distinti team di lavoro, uno italiano ed uno ticinese, composti in totale da 12 change makers ai quali si sono affiancati due team estesi composti in totale da oltre 40 rappresentanti dei sistemi produttivi e sociali dell’Italia e della Svizzera, è stato sviluppato con la volontà di far evolvere e rendere accessibili gli accordi ideati, sviluppati e praticati nelle relazioni con clienti e fornitori dall’azienda Mondora, uno dei casi di studio emersi durante il precedente percorso U.Lab 1x 2020 dedicato alla responsabilità sociale dell’individuo e dell’impresa, realizzato tra settembre e dicembre del 2020.
Ma cosa sono gli Adig?
Sono dei patti, degli ……. continua a leggere l’articolo su Prioritalia-FutureNetwork, cliccando sulla figura seguente)